La repentina decisione estiva di procedere subito alle demolizioni entro il comparto della storica AMCM è apparentemente priva di ragione, perché ancora neppure è stato pubblicato il bando di gara per la realizzazione dell’impegnativo intervento, dovrà esser dato il tempo necessario ai concorrenti (almeno sei mesi) e, fatta la selezione, il progetto prescelto dovrà essere reso in esecutivo, infine approvato. Un procedimento certo non breve. Perché dunque tanta fretta?
E’ facile intendere lo scoperto proposito. Anticipare le imminenti decisioni dei Giudici amministrativi ai quali Italia Nostra ha rimesso sia la questione della negata tutela dell’edificio più importante del complesso (la rimessa dei tram), del Cinema Estivo e della palazzina di Vinicio Vecchi, sia le massicce previsioni edificatorie del piano attuativo (il PUA) approvato dal Consiglio comunale, nello scorso dicembre, contro le vincolanti prescrizioni del vigente strumento urbanistico.
Un simile comportamento negli USA sarebbe sanzionato come oltraggio alla corte. Non in Italia, ma certo incontra la severa sanzione morale e politica di una matura opinione pubblica capace di valutare la condotta di chi governa la città.
Modena, 29 luglio 2010.
Italia Nostra, sezione di Modena.