Non è soltanto il progetto elaborato dalla apposita commissione tecnica, come era sembrato, ma, dobbiamo prenderne atto, è la scelta impegnativa della giunta. Prima di essere avviata, è dunque chiusa la istruttoria pubblica che era stata richiesta non sul progetto architettonico di piscina, ma sulla pregiudiziale urbanistica e cioè sull’insediamento di quel servizio sportivo nel quartiere della città che ne è ampiamente dotato; e con la sottrazione al Parco Ferrari e alla sua funzione di verde pubblico di una essenziale sua porzione proprio nel quadrante tra la via Emilia e viale Italia. Non c’è soluzione progettuale che valga a riscattare una scelta urbanistica sbagliata. E perciò Italia Nostra si rifiuta di discutere la qualità del progetto che realizza la peggiore urbanistica. Si limita ad osservare che per assicurare la convenienza economica del privato concessionario dell’opera è stata prevista qualche altra attrattiva anche in servizi commerciali, insomma un quartiere costruito dentro il parco, come è ben rappresentato nella tavola di progetto diffusa alla stampa. E infine il canale (500 metri per 20) ereditato da Jellicoe, non più di un metro profondo, che è difficile immaginare, come ha da essere un canale, di acqua corrente.
Modena, 15 febbraio 2011.
Italia Nostra, sezione di Modena