Lo annuncia il Ministro. Esulta il Sindaco. Anche la Biblioteca Estense sotto la prestigiosa direzione della Galleria, di recente promossa a supermuseo. La conferma che la storica biblioteca non possa essere mandata a confondersi nel moderno polo librario della Fondazione bancaria.
Gioisce il Sindaco della estemporanea dichiarazione di intenti del Ministro. Benissimo, dice, l’accorpamento alla Galleria (promossa a supermuseo) della Biblioteca Estense, cui, va detto, la recente riforma di organizzazione del ministero beni culturali (e turismo) ha tolto una adeguata direzione. E benissimo, dice, l’asse con Ferrara e con la sua pinacoteca (di tutt’altra origine, per la verità) e già vede Modena invasa da turisti.
Il Sindaco dimentica di avere di recente rinnovato con il Ministro l’accordo di portar via la Biblioteca Estense dal Palazzo dei Musei e così di staccarla definitivamente dalla Galleria, per sistemarla nel moderno “polo librario” della Fondazione bancaria, come se si trattasse di una qualsiasi biblioteca di nuova costituzione. Il Palazzo dei Musei era stato voluto dalla comunità modenese oltre un secolo fa per insediarvi insieme Galleria e Biblioteca che insieme per quasi tre secoli erano state nel Palazzo Ducale. La conferma di un vincolo che nel progettato “polo librario”sarebbe dissolto.
La soluzione annunciata dal Ministro di mettere la Biblioteca sotto la prestigiosa direzione della Galleria, se ha un senso, si fonda sul riconoscimento di quel vincolo indissolubile e dunque implicitamente denuncia l’accordo che sancisce la separazione delle due raccolte palatine con il fisico distacco dal Palazzo dei Musei e la realizzazione di un assetto funzionale che nega l’identità storica della Biblioteca.
Modena, 20 ottobre 2015
Italia Nostra, sezione di Modena