Sulla tutela della Biblioteca estense nella sua attuale – e ormai storica – sede è intervenuto il segretario del sindacato-funzione pubblica della CGIL che ricorda l’impegno assunto dal ministero all’indomani del terremoto del maggio 2012: assicurare con adeguati stanziamenti il ripristino delle condizioni di sicurezza e agibilità del Palazzo dei Musei “allo scopo di mantenere inalterata la collocazione della biblioteca estense”.
Il decreto del ministro che alla Galleria Estense (costituita in autonomo museo) ha poi annesso la contigua Biblioteca, radicandola nella comune sede, non contraddice, anzi conferma, quell’impegno. E la storica biblioteca è istituzione unitaria, non può essere scomposta in due parti, con diverse sedi e funzioni: le serie librarie di meno risalente acquisizione (e valutate in 240mila volumi, secondo le dichiarazioni della direttrice della Galleria) pronte per essere trasferite – prive di una autonoma identità – nel complesso del Sant’Agostino, due distinte gestioni, due distinti cataloghi.
Uno smembramento concettualmente inammissibile, normativamente precluso e funzionalmente impraticabile. Lo afferma ora anche il sindacato, interessato per suo compito al corretto esercizio della speciale pubblica funzione, quella delle biblioteche dello stato.
Modena, 30 luglio 2016.
Italia Nostra, sezione di Modena.