Insopportabile servitù privata di traffico-auto sulla pubblica e stretta Via Saragozza a beneficio di un condominio di lusso: sul prospetto della storica Caserma Fanti aperti otto garage contro il Liceo Sigonio.
La Repubblica, ma non a Modena, tutela il patrimonio storico e artistico della Nazione.
La Soprintendenza, contro l’imperativo del restauro, ha autorizzato la radicale ristrutturazione – lo stravolgimento – della Caserma Fanti, l’edificio estense (1822) che era stato l’istituto politecnico dei cadetti pionieri, mantenuto nella funzione militare e nella originaria struttura fino alla recente sdemanializzazione. L’Amministrazione comunale, tenuta a vigilare sulla legalità della attività edilizia, ha rifiutato di esigere il rispetto della disciplina di piano che lì prescrive il restauro scientifico (intangibili i prospetti esterni e la speciale organizzazione – funzionale alla originale destinazione – degli spazi interni), non ha risposto alle formali sollecitazioni di Italia Nostra e non ha fermato la trasformazione dello storico e già pubblico edificio nel condominio di trentatre appartamenti di lusso (prevista l’apertura di otto varchi/garage/basculante nella facciata su Via Saragozza), e così si è resa partecipe dell’illecito edilizio. Infine l’Autorità giudiziaria, estremo presidio della legalità e della integrità del patrimonio storico e artistico della Nazione, tutelato per principio fondamentale della Repubblica, non ha in alcun modo provveduto (mentre i lavori progrediscono) sulle condotte in corso riferite da Italia Nostra nel febbraio e nel giugno scorsi alla Procura della Repubblica: perché sia valutato se esse integrino in ipotesi i fatti/reato di abuso edilizio e di danneggiamento aggravato di bene culturale: art.518-dodici del codice penale.
Sospeso a Modena lo stato di diritto?
Modena, 10 novembre 2022
Italia Nostra, sezione di Modena