Riserva naturale casse espansione del Fiume Secchia – non è stata osservata l’autorizzazione paesaggistica.

Il Dirigente responsabile di Settore del Comune di Modena comunica che “i lavori di taglio della vegetazione all’interno delle casse di espansione del fiume Secchia” sono “provvisti di regolare autorizzazione paesaggistica”, rilasciata dallo stesso Comune il 18  novembre 2021, su conforme – e vincolante – parere dato dalla Soprintendenza il precedente 12. Ci eravamo sbagliati, ce ne dispiace e per quel che conta ce ne scusiamo. Sotto questo profilo l’intervento non può certo dirsi formalmente abusivo e la nostra diffusa presa di posizione deve essere sul punto subito corretta.

E’ la Soprintendenza, se vincolante è il suo parere, che ha deciso e ha posto speciali condizioni, come quella alla lettera d): “andrà garantita la massima conservazione della vegetazione presente nell’area di intervento. Le piante il cui taglio si rendesse necessario poiché interferenti con le opere di difesa idraulica andranno compensate con nuove piantumazioni di essenze arboree tipiche del paesaggio fluviale”. E’ una condizione/prescrizione molto severa, di grande impegno, che esige la preventiva ricognizione di ogni pianta di cui il progetto preveda l’abbattimento, non solo, esige pure la indicazione delle vaste aree disponibili per la corrispondente piantumazione, il relativo progetto, da sottoporre poi al vaglio della stessa Soprintendenza. Una condizione cui non è stato certo dato adempimento. Sacrificato il paesaggio tutelato, non sarà realizzabile la compensazione (perduto il necessario termine di riferimento delle piante abbattute), la voluta creazione cioè di un nuovo paesaggio boschivo analogo per quantità e qualità delle piante.

E’ vero, c’è l’autorizzazione paesaggistica. Ma non è stata osservata. Può dirsi abusivo l’intervento?

 

Modena, 23 giugno 2024.

 

Italia Nostra, sezione di Modena.