Nell’azione di governo locale, la politica del territorio. Dalla nuova Amministrazione riaffermato l’interesse pubblico che presiede alle scelte urbanistiche e ripristinato il diritto di partecipazione dei cittadini.

 

La prima decisione di grande rilevanza proposta dalla nuova Amministrazione e votata dal Consiglio comunale non avrebbe potuto meglio segnare il rigetto della prassi che per un ventennio ha gravato sulla politica urbanistica, né affermare con maggior forza una visione alta dell’interesse pubblico che deve guidare le trasformazioni e lo sviluppo della città.

È una decisione giusta nel merito, a fronte di progetti che dimostrano all’evidenza come dagli interessi privati possano venire istanze e sollecitazioni, non certo visione e guida dei processi di trasformazione della città, e come addirittura siano ignorati essenziali requisiti di funzionalità e sostenibilità degli stessi interventi proposti.

È una decisione giusta innanzitutto nel metodo, che annulla un procedimento congegnato per portare alla decisione del Consiglio progetti istruiti nel segreto dell’ufficio, senza che la cittadinanza abbia avuto nemmeno modo di vederli, e che all’opposto fonda i procedimenti di attuazione del PUG sulla sistematica partecipazione dei cittadini, non solo nella valutazione dei progetti, ma in via preventiva sulla stessa formazione degli indirizzi che debbono essere osservati.

Nel giugno scorso Italia Nostra aveva denunciato l’intento della precedente Amministrazione di sottrarre ai cittadini il diritto, che hanno per legge, di conoscere ed esprimersi sulle scelte urbanistiche prima della loro approvazione. Oggi ha il dovere di riconoscere che quel diritto è stato ripristinato nel nuovo corso intrapreso senza indugio da questa Amministrazione, dopo vent’anni di politiche urbane che non hanno giovato alla Città.

Modena, 1° ottobre 2024.

Italia Nostra sezione di Modena.