Da parcheggio a moderno giardino: ancora negata la piazza ducale?
Era un impegno che l’Amministrazione comunale aveva assunto verso la città fin dal primo piano di limitazione del traffico nel centro storico e nel 1995 si era proposta di osservarlo nel termine di cinque anni. Abbiamo salutato con soddisfazione l’adempimento, pur se tardivo, di quell’impegno con la liberazione di Piazza Roma – Piazza Ducale fino al 1860 – dal deturpante parcheggio per le automobili. Una determinazione che doverosamente rimuove la destinazione incompatibile con la natura del luogo, riconosciuto come bene culturale in sé: l’avancorte del palazzo dell’Avanzini, è stato autorevolmente detto.
Per la monumentale Piazza Roma si impongono dunque i principi del restauro, perché sia restituita al suo proprio ruolo di libero spazio pubblico, una superficie omogenea e continua che attragga e contenga il concorso di quanti più cittadini anche per straordinarie occasioni. Senza ingombri di qualsivoglia natura. L’unico, quello storico e per così dire antagonista al Palazzo, il monumento al martire della repressione ducale.
Sorprende quindi l’anticipo dei propositi dell’Amministrazione comunale che ha diffuso alla stampa l’immagine colorata della trasformazione in giardino del luogo, dunque ancora negato come piazza, con vaste e squadrate forme in rilievo per contenere tappeti erbosi (e su un lato pure estrosi giochi d’acqua). E l’assessore vi aggiunge di suo (lo dichiara alla stampa) un “chiosco” centrale, contrappunto al monumento al Menotti.
Non è l’invasivo progetto dell’archistar, che perfino aggiustava con apposite sponde edilizie le irregolarità dell’invaso, ma è tuttavia la negazione della piazza che il codice dei beni culturali vuole ripristinata nella continuità dell’acciottolato, ancora in gran parte conservato sotto la copertura dell’asfalto.
Italia Nostra invita gli Amministratori della città a rivedere i propri propositi (se sono quelli anticipati alla stampa con i colori del progetto pubblicato) e a considerare che a loro spetta, in proprio, la responsabilità della restituzione della piazza nei suoi intangibili caratteri di monumento urbano (senza fare affidamento sulla accondiscendenza della soprintendenza, che di recente ha perfino approvato la “piazza minerale” pensata da Botta per la Piazza Matteotti).
Modena 23 gennaio 2013.
Italia Nostra, sezione di Modena.