Senza Gabriella Guandalini non ci sarebbe stata e non ci sarebbe, a Modena, Italia Nostra. Ne comprese subito – primi anni sessanta del Novecento – il ruolo essenziale, come associazione di cittadini responsabili che intendono contribuire alla tutela del patrimonio storico e artistico della loro città e del loro paese, efficace se ha il sostegno consapevole e critico di una vasta opinione. E per molti anni la presenza operosa di Italia Nostra a Modena ha portato il suo nome autorevole.
Da studiosa di storia dell’arte aveva avvertito lo speciale dovere di impegno civile e in questo spirito di servizio diresse con intelligente fermezza, in anni decisivi, i musei civici di Modena, riuscendo a far intendere appieno il significato della istituzione cittadina che riduce ad unità, in un sapiente progetto di viva modernità, le sue eterogenee raccolte. E ha posto così le condizioni di salvaguardia di quei caratteri originali, contro ogni tentazione di facili modernizzazioni.
Modena riconosce il proprio obbligo di gratitudine verso Gabriella Guandalini che ha saputo tradurre l’amore per la città in lucido impegno di studiosa e di cittadina.
Modena, 11 novembre 2011.